Descrizione
Con sempre maggiore frequenza pervengono richieste di proroga, anche per un tempo significativo, per l’inizio dei lavori per la riparazione degli immobili danneggiati dal sisma, sovente motivate dalla indisponibilità dell’impresa designata per la loro esecuzione o per la mancanza in capo alla stessa dell’iscrizione all’anagrafe antimafia sisma.
Il ritardato avvio dei lavori, però, comporta un prolungarsi del disagio abitativo, la mancata normalizzazione della situazione socio-economica nei comuni maggiormente interessati dall’evento sismico, nonché un ingiustificato aggravio di spese per l’erario costituito dal protrarsi dei contributi per l’autonoma sistemazione.
E’ evidente che, essendo in pieno svolgimento la fase della ricostruzione, 153 cantieri aperti ai quali vanno ad aggiungersi le opere che fruiscono degli sgravi fiscali (c.d. 110+ 50), può verificarsi la difficoltà per talune imprese di fare fronte a tutti gli incarichi ricevuti, ma è ovvio che non è possibile attendere che i lavori assunti in precedenza siano giunti a compimento: ciò dovrebbe indurre chi fruisce del contributo per la ricostruzione a pretendere assicurazioni in ordine alla possibilità per l’impresa di dare inizio ai lavori nei termini previsti e, in caso contrario, a rivolgersi ad altri che tale assicurazione siano in grado di dare. Sul sito commissariale è, peraltro, pubblicato un corposo elenco di imprese che hanno comunicato la loro disponibilità in merito (https://anagrafeesecutori.interno.gov.it/home).
I termini previsti per l’inizio dei lavori sono peraltro ampi (90 giorni), e l’evasione della pratica da parte della Struttura Commissariale, di norma non superiore a 45 giorni, consente di programmare con notevole anticipo l’attività.
La mancata iscrizione all’anagrafe antimafia sisma, poi, non può in nessun caso essere presa in considerazione, atteso che l’iscrizione, ed il suo mantenimento, è da anni risaputo essere condizione indispensabile per l’esecuzione dei lavori.
Per i motivi sopraesposti si comunica che non verranno concesse proroghe per l’inizio dei lavori ,se non in casi particolari e dettati da specifiche motivazioni e comunque mai per un periodo di tempo significativo, specie laddove il richiedente sia percettore del contributo di autonoma sistemazione.
Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia
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Ultimo aggiornamento: 19 giugno 2025, 10:41