In relazione alle numerose richieste di chiarimenti pervenute ai comitati da parte della cittadinanza, ritengo opportuno comunicare, quanto segue:
Attività svolta dall’Ufficio del Commissario
L’Ufficio del Commissario ha sostanzialmente iniziato la propria attività il 2 gennaio 2020: in tale data si è preso possesso della sede, il COM di Acireale, con la presenza di 1 geologo e di un amministrativo part time. L’ufficio era dotato di 3 scrivanie e di nessun computer. Si è operato, pertanto, sino a fine febbraio con i computer portatili personali. Nei mesi successivi è stato comandato presso l’ufficio del Commissario altro personale, ad oggi composto complessivamente da 4 tecnici e 3 amministrativi part time sui 12 previsti.
L’attività svolta nel periodo gennaio/luglio, con personale ridotto e nonostante il periodo di lock down dovuto alla pandemia da covid-19, si è concretata così come segue:
Motivi per i quali si è proceduto alla adozione di ordinanze limitate alla “zona bianca”
Come più volte ripetuto, manca nella zona terremotata lo studio di microzonazione sismica di terzo livello, già finanziato dalla Regione Siciliana ma non realizzabile in tempi brevi. Si è, pertanto, proceduto, grazie all’attività del settore “Area Geologia” della Struttura Commissariale, in collaborazione con i geologi del Genio Civile di Catania, a predisporre una mappa della fagliazione superficiale del sisma 26 dicembre 2018 che consentisse di individuare la Zona di Attenzione (c.d. “zona rossa”), ovvero l’area più vicina alla faglia e quindi più pericolosa, consentendo, nell’immediato, la ricostruzione in sicurezza in zona, lontana dalla faglia e quindi più sicura, di edifici con danni limitati.
Quando si potrà ricostruire in “zona rossa”
È in fase finale la redazione della relativa ordinanza; si rimanda in proposito a quanto ampiamente chiarito nel comunicato del 20 luglio 2020 (https://commissariosismaareaetnea.it/news/comunicato-del-20-luglio-2020/) nel quale si indicavano quali attività potessero, nelle more della pubblicazione dell’ordinanza, essere poste in essere, così da anticipare i tempi per la predisposizione dei progetti (studi geologici, individuazione del progettista e dell’impresa, acquisizione della documentazione di base). L’adozione dell’ordinanza risente non solo del periodo di forzata inattività per la pandemia da covid-19, ma anche del ritardo con il quale si è proceduto alla redazione della “scheda parametrica”, che consente di individuare automaticamente l’entità del costo dell’intervento di riparazione/ricostruzione (e conseguentemente del contributo), da parte di società al 100% pubblica alla quale era stato, mesi fa, commissionato tale incarico. Si procederà alla messa in mora e intanto l’ordinanza verrà pubblicata senza allegarvi la scheda ma di guisa da consentire la presentazione dei progetti utilizzando una scheda similare redatta dalla Struttura Commissariale
L’ordinanza riguarderà l’intero territorio, senza distinzione di destinazione d’uso, ma verrà incentivata la delocalizzazione delle costruzioni che insistono sulla faglia, verosimilmente una cinquantina.
Il rilascio del titolo edilizio è di competenza dei Comuni ed il Commissario provvederà solo, successivamente, alla corresponsione del contributo secondo le priorità indicate dalla legge e nei limiti delle somme assegnate che, allo stato, appaiono inferiori al fabbisogno e verranno erogate in più anni, fino al 2023;
Tutta l’attività relativa alla ricostruzione, fino al rilascio del titolo edilizio, è quindi affidata ai privati, ai loro tecnici, ai Comuni e, ove del caso, agli altri organi regionali competenti in materia. Solo successivamente il Commissario erogherà il contributo.
Perché si è atteso per avviare la ricostruzione in zona rossa?
Attesa la mancanza della microzonazione sismica, si è effettuato uno studio accurato della situazione del territorio non potendosi consentire di ricostruire semplicemente gli edifici danneggiati senza indicare, sia pure in linea generale, le modalità da seguire per la ricostruzione. Sul punto, di recente si è avuto parere da parte della Protezione Civile Nazionale, che ha confermato la correttezza formale e sostanziale delle procedure adottate dal Commissario.
Cosa si intende per “abitazione principale”?
La legge specifica che ha da intendersi abitazione principale quella nella quale si dimora abitualmente e si abbia la residenza anagrafica; i due elementi devono coesistere e non possono essere dimostrati altrimenti.
Quanto durerà il CAS?
La legge prevede che, al cessare dello stato di emergenza, al dicembre 2020, l’assistenza alla popolazione passerà dal Commissario per l’emergenza al Commissario per la ricostruzione. Non si avrà, pertanto, una prosecuzione del CAS, ma potranno essere adottate misure diverse, eventualmente simili al CAS ma basate su diversi presupposti. Al cessare dell’emergenza, il costo del CAS passerà al fondo per la ricostruzione, che vedrà cosi ulteriormente ridotte le proprie disponibilità. Si è richiesto un intervento legislativo che consenta la proroga dello stato di emergenza. È da tenere presente che la Struttura Commissariale avrà termine 31 dicembre 2021.
Non tutte le notizie relative all’attività della Struttura Commissariale, ivi comprese le ordinanze, vengono tempestivamente conosciute dagli interessati. Per quale motivo?
Tutte le notizie, ivi comprese le ordinanze, i comunicati, i decreti, sono pubblicate sul sito del commissario “https://commissariosismaareaetnea.it/” ed hanno efficacia giuridica da quel momento. Sta agli interessati consultare regolarmente il sito che, come da tutti riconosciuto, è completo e ben leggibile. Le ordinanze sono altresì pubblicate agli albi dei comuni interessati; ordinanze e comunicati sono trasmessi ai Comitati dei Terremotati che provvedono regolarmente a pubblicarli. La stampa, la televisione locale e l’informazione on-line, comunicano regolarmente le notizie d’interesse comune. Si è peraltro chiesto, tramite i comitati, agli esercenti pubblici delle zone terremotate, di comunicare la propria email alla quale l’Ufficio avrebbe inviato ordinanze e comunicati, ma allo stato nessuno si è reso disponibile.
Il Commissario Straordinario
Salvatore Scalia
Allegati