All’esito di riunioni con i Sigg. Sindaci e Dirigenti degli Uffici Sisma ed al fine di accelerare l’iter istruttorio si indicano qui di seguito i criteri, le linee guida e d’indirizzo da seguire nell’attività afferente la ricostruzione post sisma.
In linea generale l’attività dell’amministrazione è finalizzata e deve tendere a favorire il più possibile, nei limiti della legge e dei principi dell’ordinamento, una rapida ricostruzione che comporti il miglioramento soprattutto, ma non solo, statico ed antisismico, degli edifici danneggiati dal sisma.
A tal fine l’istruzione delle pratiche da parte di tutti gli Uffici in indirizzo rifuggirà da ogni formalismo, sarà improntata alla collaborazione con gli istanti, ricorrerà alla richiesta di integrazione documentale e di chiarimenti solo laddove strettamente indispensabile e non superabile direttamente dall’Ufficio e sarà improntata al massimo pragmatismo privilegiando il rapporto dialettico e diretto con il tecnico di parte, del quale verrà dato atto all’interno del fascicolo istruttorio, indicando termini entro i quali dare evasione alle richieste che siano congrui, ma che vanno rispettati a pena di diffida e di preavviso di rigetto; la indefinita stasi della procedura in attesa di risposta è assolutamente da escludersi così come la reiterazione delle richieste di cui sopra.
Come espressamente previsto dalla normativa, la documentazione in possesso dell’Ente e quella comunque reperibile nel fascicolo non va richiesta alla parte.
Il personale di cui all’art. 14 bis del d.l. 32/2019, sia quello di nuova assunzione che quello già in forza presso i Comuni a tempo parziale per il quale è previsto l’incremento orario con le somme messe a disposizione dal Commissario, ha da trattare solo attività strettamente attinenti al sisma a pena di rilievo di natura contabile.
Le articolazioni interne degli Uffici Comunali sono ininfluenti al fine della istruzione delle pratiche; in particolare il personale sopra indicato può essere utilizzato anche nella istruzione di pratiche relative a condoni, sanatorie edilizie “Sisma bonus” etc. purché in relazione ad opere ed edifici danneggiati dal sisma e rientranti nell’ambito della previsione di cui al d.l. 32/2019. La Struttura Commissariale comunicherà al Sindaco ed al Dirigente, per le proprie valutazioni, i dati relativi al lavoro espletato sia dall’Ufficio nel suo complesso che dal singolo dipendente, nonché i tempi di evasione delle pratiche sulla base degli atti enucleabili dal sistema informatico: a tal proposito è essenziale che i dati vengano correttamente inseriti in piattaforma dagli Uffici Comunali.
L’aspetto urbanistico/edilizio delle pratiche è di stretta pertinenza del Comune e degli Uffici Regionali competenti in materia e ad esso la Struttura Commissariale rimane estranea se non per l’attività di indirizzo e coordinamento; nell’ottica della massima collaborazione, eventuali discrasie o errori, se rilevati occasionalmente dai tecnici della Struttura, verranno segnalati agli Uffici di cui sopra informalmente o, nei casi più gravi, formalmente.
L’attività istruttoria di competenza del Comune attiene per una prima parte all’aspetto urbanistico/edilizio e per una seconda all’esame del computo metrico: si suggerisce, per i Comuni che allo stato non provvedono ancora in tal senso, di comunicare immediatamente alla parte la conclusione della fase attinente all’aspetto urbanistico/edilizio così da consentire il passaggio alla fase successiva di controllo da parte degli Uffici Regionali nelle more dell’istruzione afferente il computo metrico.
Le pratiche esitate dagli Uffici Regionali vanno trasmesse immediatamente alla Struttura Commissariale in quanto giunte alla fine del percorso istruttorio. Laddove a seguito dell’esame da parte di tali Uffici siano state apportate modifiche al progetto che necessitino di variazioni nel computo metrico, si procederà in merito con assoluta sollecitudine e prioritariamente al fine di consentire al più presto la chiusura della pratica e l’apertura del cantiere.
Nel caso di “passaggio” di una pratica da un’ordinanza ad altra successiva, si provvederà all’esame della stessa con priorità rispetto alle altre trattandosi comunque, con tutta evidenza, di istanza di data anteriore rispetto a quelle presentate a fronte di ordinanza emessa in data posteriore; per gli stessi motivi le pratiche “seconda casa” presentate a fronte di ordinanze attualmente in vigore verranno tutte trattate non appena adottata l’ordinanza che quantifica la percentuale di contributo della quale potranno fruire tali tipologie di immobili; i progetti per la ricostruzione in altro sito di immobili delocalizzati ex ordinanza 18 vanno trattati con priorità secondo la data di presentazione dell’istanza di delocalizzazione.
All’esito dell’attività istruttoria e prima di trasmettere la pratica alla Struttura, laddove vi siano significative differenze tra il contributo richiesto e quello quantificato dall’Ufficio sisma, si procederà ad attivare contraddittorio con la parte verbalizzandolo sommariamente. Ove lo si ritenga opportuno si potrà richiedere la partecipazione del referente territoriale della Struttura.
Laddove nel corso dell’istruttoria di sua competenza la Struttura Commissariale ritenga di apportare modifiche al computo metrico effettuato dal Comune, provvederà alle correzioni direttamente, restituendo gli atti all’Ufficio Sisma solo in caso di evidenti e significative discrasie e previo contatto informale con tale ultimo Ufficio; ove il computo effettuato dalla Struttura comporti una significativa diminuzione del contributo rispetto a quello indicato dal Comune, si darà luogo a contraddittorio con la parte prima di adottare il decreto definitivo.
L’aspetto relativo alla congruità è di competenza dell’Ufficio Commissariale che ha il compito di valutare, sul piano tecnico-economico e nell’ottica di cui in premessa (miglioramento non solo statico degli edifici, adeguamento di materiali ed impianti alla normativa ed alla tecnica attuale) se i materiali e le lavorazioni previste dal progetto siano palesemente ultronei o antieconomici: eventuali evidenti, palesi, significative incongruità siano già desumibili dall’esame della pratica da parte dell’istruttore comunale queste verranno segnalate per le eventuali modifiche, previa interlocuzione con il referente territoriale della Struttura, al tecnico di parte a titolo di collaborazione e dandone atto nel fascicolo ma non rallenteranno l’esame da parte degli Uffici Comunali.
Laddove il beneficiario del contributo non sia in grado di rispettare i tempi di inizio o di conclusione dei lavori stabiliti dalle ordinanze e ne chieda la proroga, il Comune provvederà in merito; nel caso in cui la proroga richiesta sia più ampia di quella normativamente prevista, verrà richiesta autorizzazione alla Struttura. La proroga va motivata e va comunicato se il beneficiario usufruisca del CAS.
L’Ufficio Commissariale ha emanato circolari e linee guida, che ad ogni buon conto nuovamente si accludono per la diffusione al personale, alle quali fare riferimento.
Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia
Allegati:
Allegati