Il Commissario straordinario per la ricostruzione nei territori dei Comuni della Città Metropolitana di Catania colpiti dagli eventi sismici del 26 dicembre 2018, dott. Salvatore Scalia, nominato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 agosto 2019, ai sensi dell’art. 6 del decreto-legge 18 aprile 2019 n.32, convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019 n. 55, successivamente prorogato fino al 31/12/2025;
Visto il decreto-legge 18 aprile 2019 n. 32, e i successivi provvedimenti con il quale sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione e la ricostruzione degli immobili, l’assistenza alla popolazione dei territori dei Comuni interessati dagli eventi sismici di cui alla citata delibera del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2018;
Rilevato che la normativa in parola distingue modalità e procedure da seguire per la ricostruzione pubblica e privata e, per quel che attiene a quest’ultima, in relazione ai diversi livelli di danno, individuando altresì criteri di priorità nella ricostruzione;
Considerato che occorre procedere all’attività di ricostruzione degli immobili danneggiati dal terremoto secondo i criteri di priorità indicati nel d.l. 32/2019 sopra citato, al fine di consentire nei tempi più brevi e nel maggior numero di casi possibile una rapida ricostruzione, così ricostituendo il tessuto sociale della zona terremotata;
Sottolineato che il d.l. 32/2019 prevede lo stanziamento delle somme necessarie per “l’attuazione degli interventi di immediata necessità” in più soluzioni e che pertanto occorre, nell’immediato e nei limiti delle risorse disponibili sulla contabilità speciale di cui all’art.8 del predetto d.l., procedere alla riparazione e/o ricostruzione del maggior numero di immobili possibile con le somme già disponibili nei tempi più rapidi possibili;
Considerato che da un esame delle pratiche pendenti in istruttoria presso i Comuni si trae che numerose sono quelle per le quali, a distanza di tempo dalla loro presentazione, non è stato dato alcun esito anche a seguito dei notevoli ritardi da parte dei tecnici di fiducia degli istanti nell’ottemperare alle richieste di integrazione documentale o istruttoria avanzate dai Comuni nonché nella trasmissione degli atti agli Uffici Regionali competenti;
Sottolineato che quanto sopra comporta, da un canto, una solo formale pendenza dell’istruttoria delle pratiche presso gli Uffici Comunali, e dall’altro, l’impossibilità di utilizzare le somme stanziate a fronte di istanze non sempre accoglibili e comunque per le quali le parti non provvedono ad ottemperare alle richieste con la dovuta sollecitudine nonché il protrarsi dei contributi per l’autonoma sistemazione e per il disagio abitativo a carico dell’erario;
Considerato che occorre, pertanto, rendere disponibili le somme accantonate attribuendole ad altre istanze, anche successive e, laddove le inadempienze permangano, procedere all’archiviazione della pratica che ha, di conseguenza, da considerarsi improcedibile;
Sottolineato che il d.l. 32/2019 all’articolo 12 comma 7 prevede la sospensione del procedimento per la concessione dei contributi nelle more dell’esame delle istanze di sanatoria senza indicarne il termine finale ma che i Comuni frequentemente non provvedono nei termini previsti dalla legge a definire le istanze in parola, che pertanto non appare opportuno allo stato provvedere all’accantonamento di tali istanze ferma restando la responsabilità in capo agli Uffici competenti perché si provveda in ordine alla sanatoria ma comunque esaminando l’avvenuto adempimento da parte dei privati in ordine alla produzione atta a concluderne l’iter e, laddove ciò non si verifichi, procedendo all’accantonamento;
Ritenuto pertanto opportuno attribuire per intero la procedura di accantonamento e di archiviazione a questa Struttura Commissariale fermo restando l’obbligo di segnalazione, in capo ai Comuni, in ordine alla inottemperanza da parte dell’istante alla richiesta di integrazione ovvero al mancato invio della documentazione per il rilascio dei relativi pareri agli Uffici Regionali competenti;
Sentiti i collaboratori SCRAE ed INVITALIA nonché gli esperti dell’Ufficio Commissariale;
Dato atto dell’avvenuta trasmissione della bozza dell’ordinanza al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione Sicilia, ai Dipartimenti della Protezione Civile Nazionale e Regionale, alla Prefettura di Catania, alla Città Metropolitana di Catania e ai Comuni interessati dell’area terremotata per la formulazione di eventuali osservazioni,
DISPONE
Articolo 1
Revoca dell’Ordinanza n.89 del 16/02/2024 e sostituzione con il presente provvedimento
- È revocata, a far capo dall’entrata in vigore della presente ordinanza, l’ordinanza commissariale n.89 del 16 febbraio 2024 che viene sostituita con il presente provvedimento.
Articolo 2
Accantonamento delle istanze di contributo non evase per inerzia da parte degli istanti
- Le istanze di contributo per le quali l’istruttoria da parte dei Comuni non è evasa a causa del mancato, compiuto, esito della richiesta di integrazione tecnica, documentale o probatoria da parte del tecnico incaricato dall’istante e/o per mancata tempestiva trasmissione degli atti agli Uffici Regionali competenti nei termini previsti verranno accantonate, destinando le somme richieste ad altre finalità della ricostruzione.
Articolo 3
Richiesta di integrazione
- Il Comune invita il tecnico di parte a procedere all’integrazione tecnica, documentale o probatoria, analiticamente indicata, dell’istanza di contributo o di sanatoria/condono ritenuta assolutamente necessaria, indicando il termine entro il quale provvedere secondo quanto previsto dalla Legge n. 241 del 7 agosto 1990 che norma l’attività sul procedimento amministrativo o nell’ulteriore termine prorogato concesso a fronte di motivate
- Il tecnico comunale provvede ad aggiornare tempestivamente l’iter istruttorio della scheda parametrica messa a disposizione dalla Struttura Commissariale indicando la data di richiesta di integrazione ed il termine concesso decorso inutilmente il quale, anche nell’ipotesi di integrazione parziale, si riterrà la mancata ottemperanza; laddove si sia ottemperato alla richiesta, si aggiornerà la scheda parametrica indicando l’avvenuta integrazione.
Articolo 4
Invito a trasmettere gli atti agli organi competenti per il rilascio dei nulla osta previsti dalla legge
- Il Comune invita il tecnico di parte a procedere all’invio degli atti agli Uffici Regionali per il rilascio dei relativi nulla osta indicando il termine entro quando provvedere secondo quanto previsto dalla Legge n. 241 del 7 agosto 1990 che norma l’attività sul procedimento amministrativo o nell’ulteriore termine prorogato concesso a fronte di motivate ragioni.
- Il tecnico comunale inserisce tempestivamente, nell’iter istruttorio della scheda parametrica messa a disposizione dalla Struttura Commissariale, la data nella quale il tecnico di parte è stato invitato a trasmettere gli atti agli Uffici Regionali per il rilascio dei relativi nulla osta ed il termine concesso, la data nella quale questi vi ha provveduto e la successiva data di risposta da parte degli Uffici Regionali.
Articolo 5
Preavviso di accantonamento
- L’Ufficio Commissariale, nel caso di mancata completa integrazione e/o di mancata trasmissione degli atti agli Uffici Regionali, comunica all’istante, a mezzo della pec indicata nel corpo dell’istanza di contributo, ed al suo tecnico, preavviso di accantonamento concedendo termine per provvedere alla richiesta di integrazione e/o trasmissione degli atti; il Comune ed il tecnico provvedono a comunicare immediatamente l’avvenuta compiuta integrazione documentale laddove tutte le richieste istruttorie siano state evase e non siano necessari ulteriori incombenti, ovvero l’avvenuta trasmissione degli atti agli Uffici Regionali competenti.
Articolo 6
Provvedimento di accantonamento
- L’Ufficio Commissariale, laddove non siano state immotivatamente rimosse le cause che dettarono il preavviso, nonché nell’ipotesi di rigetto della richiesta di nulla osta e/o di autorizzazione, provvede all’accantonamento della pratica; le somme portate dall’istanza saranno utilizzabili per gli altri fini previsti dal d.l. 32/2019. L’Ufficio Commissariale comunica all’istante ed al suo tecnico nonché, all’Ufficio Sisma del Comune, l’avvenuto accantonamento della pratica con preavviso che nei successivi 60 giorni, laddove il provvedimento di accantonamento non venga revocato, si procederà all’archiviazione del procedimento. Il termine più sopra indicato potrà essere prorogato a fronte di motivate ragioni con provvedimento commissariale.
- La revoca del provvedimento di accantonamento avverrà solo quando il Comune attesterà che sono venute meno le cause che ebbero a determinarlo e che la pratica è completa ed atta ad essere trasmessa alla Struttura commissariale per la sua definizione.
- Revocato l’accantonamento, la pratica riassume il precedente ordine di priorità.
Articolo 7
Archiviazione del procedimento
- Decorso il termine di cui all’art.6 comma 1 l’Ufficio Commissariale provvede all’archiviazione della pratica in quanto ritenuta improcedibile. Tale ultimo provvedimento potrà essere revocato solo in casi eccezionali e laddove la successiva attività istruttoria consenta la immediata trasmissione della pratica alla Struttura Commissariale con atto commissariale motivato.
Articolo 8
Attività istruttoria successiva all’adozione del provvedimento di accantonamento o di archiviazione. Revoca dell’archiviazione del procedimento e successiva priorità di definizione istruttoria
- Al fine di permettere agli istruttori comunali di continuare a registrare l’attività istruttoria quando la pratica è accantonata o archiviata, gli stessi potranno:
- riaprire la scheda parametrica per permettere ai tecnici di effettuare la modifica;
- inserire in piattaforma l’avvenuta ricezione di integrazioni;
- inserire in piattaforma la richiesta, presa in carico ed evasione delle pratiche da parte degli enti regionali.
- La chiusura dell’istruttoria ed il conseguente trasferimento alla Struttura commissariale sarà possibile solo quando l’Ufficio Sisma comunicherà che sono venute meno le cause che ebbero a determinare il provvedimento di accantonamento o di archiviazione ed il Commissario, prendendone atto, adotterà il relativo provvedimento di revoca.
- Le pratiche per le quali è stato adottato provvedimento di revoca dell’archiviazione verranno trattate inserendole per ultime nell’ordine di priorità relativa alla propria categoria; diventeranno, pertanto, l’ultima tra le pratiche pendenti prima casa e, per gli altri casi, le ultime tra quelle pendenti a valere sulle rispettive ordinanze.
Articolo 9
Entrata in vigore
- La presente ordinanza entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel sito del Commissario straordinario. Detta ordinanza è comunicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione Siciliana, al Dipartimento Casa Italia, ai Comuni interessati che provvederanno a pubblicarla all’albo pretorio nelle forme di legge, agli Ordini professionali interessati e ai Comitati dei terremotati.
Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.lgs. n.82/2005, modificato e integrato dal D.lgs. n.235/2010 e dal D.P.R. n.445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa.