Comunicato n°67 del 20 settembre 2022

Accantonamento di istanze di contributo

Con notevole frequenza l’istruzione delle istanze tese ad ottenere il contributo per la ricostruzione/riparazione degli immobili danneggiati dal sisma è rallentata dai ritardi con i quali i tecnici privati ottemperano alle richieste degli Uffici Sisma di integrazione documentale o dai ritardi con cui gli stessi tecnici provvedono ad espletare le attività necessarie, quali la trasmissione agli Uffici Regionali (Genio Civile, Soprintendenza BB.CC.AA.), per la definizione della pratica edilizia.

Altro motivo di rallentamento è la stasi delle pratiche relative alle richieste di sanatoria dovuto a carenze documentali, al mancato versamento delle somme previste dalla normativa, alla impossibilità di accogliere la richiesta allo stato attuale della legislazione seppur senza un formale provvedimento di rigetto.

Quanto sopra non solo comporta ritardi nell’esame della pratica in questione, ma indirettamente ritarda quello delle altre istanze e crea una artificiosa pendenza del carico dei Comuni sul piano statistico.

E’ stata adottata, pertanto, l’Ordinanza n. 59 del 19 settembre 2022, pubblicata sul sito commissariale e comunicata, tra gli altri, ai Comitati dei terremotati, con la quale si prevede l’accantonamento delle pratiche in parola sino a quando non sia stato eliminato il ritardo o l’ostacolo che ne impedisce la definizione; delle somme richieste non verrà tenuto conto nella contabilità commissariale ed esse verranno destinate, ove necessario, a soddisfare altre istanze di contributo, a meno che tempestivamente non siano stati rimossi gli ostacoli all’approvazione della pratica.

E’ stato, altresì, constatato che talora, nonostante l’istanza sia stata accolta e le relative somme versate ai comuni per la successiva erogazione ai privati, i lavori non vengono iniziati a distanza di notevole tempo ed ancor meno conclusi: l’Ufficio, al fine di evitare che somme, talora di rilievo, rimangano non utilizzate ed in mancanza di più che motivate ragioni del ritardo,  potrà provvedere a revocare il decreto di concessione così da rendere disponibili le somme in parola per il finanziamento delle altre pratiche di ricostruzione pubblica e privata.

Si rinnova la richiesta di comunicare il proprio recapito per la trasmissione di documentazione d’interesse ed a curare che l’impresa incaricata di eseguire i lavori sia iscritta all’Anagrafe Antimafia e mantenga l’iscrizione sino alla loro conclusione.

Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia

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