Comunicato del 21 dicembre 2020

ORDINANZA N.18 - DELOCALIZZAZIONE

È pubblicata l’ordinanza n. 18, che consente ai proprietari degli immobili che ricadono all’interno della zona di rispetto (ZRFAC) delimitata nella mappa pubblicata nel sito commissariale lo scorso 18 agosto, di richiedere la delocalizzazione a causa della prossimità di una faglia attiva e capace, come indicato in tali casi dalle Linee Guida emanate dalla Commissione tecnica per la microzonazione sismica – Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Dipartimento della Protezione Civile.

Si tratta di delocalizzazione su base strettamente volontaria: nulla vieta, quindi, di richiedere il rilascio del titolo edilizio per la ricostruzione in loco ed il relativo contributo ai sensi dell’ordinanza 14, fermo restando che, attese le caratteristiche del contesto geo-strutturale, appare improbabile che venga rilasciato il titolo edilizio e, comunque, che le somme previste dall’ordinanza 14 siano sufficienti per effettuare la ricostruzione con le modalità che potrebbero essere richieste.

Nel caso in cui gli edifici ricadano solo parzialmente nella zona di rispetto si potrà chiedere la delocalizzazione a seguito di approfondimenti geo-strutturali e geofisici, effettuati a cura del proprietario, che ne comprovino la necessità.

Il contributo massimo concedibile è quello che si ottiene utilizzando il costo parametrico di euro 1180 per metro quadro indicato nell’ordinanza 14 per il livello operativo L3.

Considerato che il contributo sarà concesso a condizione che il terreno venga ceduto al Comune ove questo sia disponibile ad acquisirlo (si tratta di terreni non più edificabili attesa la accertata presenza della faglia attiva e capace), e tenuto conto della necessità di spostarsi dal luogo di residenza e della impossibilità di ricorrere ad altri strumenti di favore (sisma bonus, etc.), l’ordinanza prevede un trattamento particolarmente favorevole rispetto ad altre zone colpite dal sisma: un contributo ulteriore, del 10%, per le spese di  demolizione, che si somma, quindi, a quelle già previste in caso di demolizione dall’ordinanza 14, di rimozione delle macerie e di spianamento del terreno, nonché il pagamento delle eventuali spese per lo smaltimento dell’amianto fermo restando, comunque, il divieto di sovracompensazione.

Il contributo è al 100% per le abitazioni principali; al contrario di quanto previsto per le altre zone terremotate e per i motivi di cui sopra, è previsto sin d’ora un contributo dell’80% per gli immobili produttivi e commerciali e al 60% per le altre tipologie.

Il termine per la presentazione dell’istanza è fissato nel 30 marzo 2021.

IL Commissario determina l’entità del contributo massimo condizionato alla demolizione ed alla cessione dell’area pertinenziale al Comune, a meno che questo ne rifiuti l’acquisizione.

Verrà, quindi, erogato il contributo per l’esecuzione della demolizione.

L’istante ha poi  due alternative:  richiedere il contributo per ricostruire in altro sito o per acquistare immobile equivalente sul libero mercato dei nove Comuni terremotati, sempre nei limiti delle somme individuate come contributo massimo nel provvedimento del Commissario: le modalità sono indicate in dettaglio nell’ordinanza ma, in sintesi, può dirsi che nella prima ipotesi si seguirà la procedura prevista dall’ordinanza 14, mentre nella seconda si procederà all’acquisto stipulando il preliminare di vendita che va registrato e trascritto e  poi il contratto definitivo. Il Commissario verserà le somme al notaio, in un conto dedicato, non appena stipulato il preliminare ed il notaio le verserà al venditore all’atto della stipula del contratto definitivo.

Le spese notarili, di trascrizione e registrazione saranno a carico del Commissario.

Il contributo riguarderà solo gli edifici o le parti di edifici urbanisticamente assentite.

All’ordinanza sono allegati i modelli da utilizzare per formulare le istanze nonché un’appendice al piano di delocalizzazione che chiarisce la metodologia seguita per lo studio dell’edificato ricadente in Zona di Rispetto, una mappatura degli edifici e le prospettive per il riuso del territorio, il quadro generale del danneggiamento per ciascun Comune ed infine la stima del fabbisogno economico.

 

Allegati