Circolare n°26 del 12/06/2023

Priorità nell’esame delle richieste di contributo

È stato segnalato che talora pratiche afferenti richieste di contributo per la riparazione degli immobili danneggiati dal sisma, già assentite sul piano urbanistico edilizio, non vengono esaminate in attesa che venga conclusa l’istruttoria di quelle che sono state presentate antecedentemente o che siano “prime case” nonostante l’istruttoria per la parte urbanistico-edilizia sia ancora in itinere e talora bloccata per la difficoltà di superare difformità o di procedere a condono.

Fermo restando il criterio della priorità dell’istruttoria delle pratiche secondo il criterio cronologico di presentazione delle stesse statuito nelle ordinanze commissariali, che di norma ma non sempre coincide con quello della “prima casa”, è da ritenere che nulla osti acchè gli uffici sisma evadano le pratiche già dotate di titolo edilizio, o con evidenza di facile spedizione, indipendentemente dal criterio più sopra indicato che peraltro  è di fatto superato atteso che in taluni comuni del cratere, vuoi per la diversa tipologia  degli immobili danneggiati, vuoi per una maggiore capacità di evasione delle pratiche, l’esame delle istanze riguarda da tempo le “seconde case”

Ciò in quanto la lentezza con la quale le pratiche vengono evase è giustificata dagli Uffici Sisma con la necessità di procedere all’esame dell’aspetto urbanistico/edilizio che, per affermazione degli stessi, assorbe oltre l’80% del tempo necessario per la conclusione dell’istruttoria anche per la necessità di controllare l’aspetto relativo alla “conformità” ; ne consegue che appare opportuno che , al fine di accelerare l’opera di ricostruzione e di utilizzare i fondi a disposizione, le pratiche dotate di titolo edilizio o comunque di facile spedizione vengano esaminate ed evase indipendentemente dal criterio di priorità della data di presentazione dell’istanza ad evitare che esse giacciano in istruttoria per lungo tempo

Quanto sopra consente di superare la difficoltà, evidenziata dagli Uffici in parola, costituita dalla necessità di attendere per lungo tempo l’evasione delle richieste di integrazione richieste dagli Uffici ai tecnici di parte che giustificherebbe la conclusione delle pratiche, per ciascun addetto, inferiore in media a 2 per semestre che, a questo punto non avrebbe più ragione d’essere

Va sottolineato che l’attuale disponibilità finanziaria e l’approssimarsi dell’ultima scadenza per la presentazione delle istanze consente di escludere che alcuna delle istanze presentate possano rimanere prive di copertura.

È evidente che, laddove venga superato il criterio di priorità cronologica di presentazione delle pratiche, occorrerà darne sobria contezza nel provvedimento che definisce l’istruttoria.

Laddove vi siano perplessità in merito all’applicazione della presente circolare a qualche caso di specie se ne vorrà riferire al nostro referente territoriale che darà le opportune valutazioni ed istruzioni in merito.

Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia

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