L’art.13 del d.l. 32/2019 prevede il finanziamento per la ricostruzione e riparazione degli edifici pubblici ed ecclesiastici danneggiati dal sisma del 26/12/2018 nonché per gli interventi volti ad assicurare la funzionalità dei servizi pubblici prescrivendo che essi “ devono prevedere anche opere di miglioramento sismico finalizzate ad accrescere in maniera sostanziale la capacità di resistenza delle strutture”.
Ne consegue che non sono finanziabili opere di carattere diverso, quali ampliamenti, specie se con destinazione obiettivamente differente da quella di mero servizio dell’edificio danneggiato, miglioramenti di carattere meramente estetico etc. Sono, invece, finanziabili tutte le opere che siano finalizzate a mettere a norma quegli edifici che non lo erano anteriormente al sisma o all’efficientamento energetico.
La ricostruzione ha come obiettivo precipuo quello di assicurare edifici il più possibile sicuri e che resistano ad eventuali futuri terremoti e le risorse vanno, quindi, indirizzate in tal senso.
Nella progettazione, pertanto, ha da tenersi conto di quanto sopra e dell’entità del finanziamento concesso che non va superato se non previo assenso e conseguente adozione di apposito atto da parte di questo Ufficio che, nell’approvare il progetto, dovrà tenere conto della congruità della spesa in rapporto alla natura dell’edificio ed ai danni subiti.
I sigg. RUP terranno, pertanto, conto delle superiori indicazioni anche nei rapporti con i progettisti; progetti che se ne discostino non potranno essere approvati, così come non potranno essere erogate somme per la stessa predisposizione del progetto che palesemente non risponda ai requisiti sopra indicati; laddove il progetto venga redatto da personale interno questo verrà reso edotto delle superiori indicazioni .
L’Ufficio è sempre disponibile per fornire chiarimenti e concordare preventivamente la natura delle opere da eseguire riferendone allo scrivente.
Il Commissario Straordinario
Dott. Salvatore Scalia
Allegati
