L’ordinanza n.31 prevede contributi al 100% del costo parametrico per la riparazione/ricostruzione dei capannoni danneggiati dal sisma.
L’ordinanza n.30 prevede contributi al 100% del costo parametrico per gli edifici con destinazione ad abitazione principale o ad attività produttive.
Il termine per la presentazione delle istanze è fissato al 30/11/2021; l’istruttoria è effettuata in ordine cronologico di presentazione delle pratiche senza alcuna differenza tra le due diverse distinzioni d’uso.
Il termine per la presentazione delle richieste di delocalizzazione è scaduto il 15/07/2021. Le istanze presentate sono state 50, mentre per ulteriori 24 edifici ricadenti in Zona di Rispetto, e quindi potenzialmente da delocalizzare, non è stata ancora presentata istanza.
Per queste ultime, in maggioranza ricadenti ad Aci Platani, si approfondiranno nei prossimi giorni le motivazioni, verificando se è ancora possibile includerle.
Allo stato, a fronte di circa 1.200 immobili destinati ad abitazione principale danneggiati dal terremoto e dichiarati inagibili con esito B, C, o E, sono state presentate circa 700 pratiche attraverso l’OCDPC 570 del 23-01-2019 (c.d. 25.000 euro) del Commissario per l’emergenza, nonché ulteriori n. 209 istanze in base alle ordinanze n. 7, 14, 18 del Commissario per la ricostruzione. La quasi totalità delle istanze sono state presentate nelle 48 ore precedenti la scadenza delle rispettive ordinanze: ciò comporta ritardi nella gestione dell’attività istruttoria da parte dei Comuni ed è auspicabile che tale fenomeno non si ripeta anche per le Ordinanze n. 30 e 31.
L’ufficio, così come in passato, fornirà assistenza e chiarimenti ai tecnici incaricati dai cittadini per la presentazione dei progetti; è emerso, però, che da parte di alcuni non si è ancora provveduto a conferire incarico ad un tecnico, cosa questa che comporta il rischio di non potere accedere ai contributi per intempestività dell’istanza e/o esaurimento dei fondi; l’interlocuzione con l’Ufficio Commissariale è opportuno che avvenga, peraltro, con i tecnici e non con i privati, proprio perché di questioni tecniche si tratta.
Il Commissario ha avanzato nuovamente alla Presidenza del Consiglio proposte finalizzate all’approvazione di norme che facilitino la ricostruzione, incrementino i fondi, proroghino la Struttura Commissariale in atto in scadenza al 31/12/2021 (con conseguente cessazione del rapporto di lavoro dei nuovi assunti negli Uffici Comunali e dei collaboratori in comando presso la Struttura provenienti da altre amministrazioni pubbliche), proroghino la sospensione delle imposte e delle tasse a tutto il 2022.
È emerso che “abitazioni principali” per le quali non è stata presentata istanza di contributo (complessivamente circa 300) appartengono a proprietari che usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione: tale contributo (allo stato attuale euro 3,5 milioni di euro annui) graverà sui fondi a disposizione per la ricostruzione ed è necessario, pertanto, che si proceda rapidamente alla presentazione dei progetti finalizzati a rendere nuovamente agibili tali immobili.
È evidente, peraltro, che ulteriori ritardi nella presentazione delle istanze per la ricostruzione potrebbero comportare l’esclusione dal CAS.
È stata data indicazione agli Uffici Sisma dei Comuni, presso i quali sono pendenti la quasi totalità delle pratiche, di procedere all’esame delle stesse con assoluta sollecitudine evitando ogni formalismo. E’ evidente, però, che la avvenuta presentazione di gran parte delle istanze nelle 48 ore precedenti la scadenza dei termini previsti dalle ordinanze non potrà che comportare ritardi.
Verrà mensilmente comunicato sul sito quante pratiche sono state esaminate ed evase. È da sottolinearsi che molti progetti, per come riferito dagli istruttori comunali, manifestano carenze e imprecisioni o sono relativi ad immobili non conformi sul piano edilizio-urbanistico: ciò rallenta l’evasione delle istanze e si è disposto che eventuali richieste di integrazione avanzate ai tecnici vengano, ove possibile, comunicate anche ai committenti, così da consentire loro di monitorare lo stato della pratica.
É essenziale che da parte di tutti gli interessati si predispongano gli atti necessari per iniziare la ricostruzione non appena approvata l’istanza: a tale proposito si sottolinea che per ottenere l’anticipazione del 25% del contributo è necessario ottenere fideiussione bancaria o assicurativa e pertanto si suggerisce di contattare tempestivamente gli operatori economici che possano concedere la fideiussione in parola; la struttura commissariale, pur non essendo suo compito, provvederà a richiedere agli istituti bancari ed assicurativi, specie del territorio, la disponibilità a concedere la fideiussione con modalità rapide e, ove possibile, a costi calmierati. Ulteriori chiarimenti riguardanti le clausole che vanno necessariamente previste nella fideiussione verranno comunicati al più presto.
Il Commissario Straordinario
Dott. Scalia Salvatore
Allegati