Mappa statica ed interattiva (WebGIS) dell’area interessata da fagliazione superficiale cosismica in occasione del terremoto del 26 dicembre 2018 con individuazione preliminare delle Zone di Suscettibilità (ZSFAC) e di Rispetto (ZRFAC)

Al fine di procedere in sicurezza e rapidità con i lavori di riparazione e ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 26 dicembre 2018, l’Area Geologia della Struttura Commissariale ha approfondito gli studi all’interno della Zona di Attenzione dell’area terremotata, focalizzandosi sulla fagliazione superficiale prodotta dal sisma ed operando conformemente alle Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da Faglie Attive e Capaci (FAC). Il lavoro è stato condotto attraverso l’istituzione di un Tavolo Tecnico convocato dal Commissario straordinario e composto da esperti della Struttura Commissariale, del Genio Civile di Catania, dell’Agenzia nazionale Invitalia e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione Siciliana, e con il contributo di alcuni geologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia autori di pubblicazioni scientifiche di livello internazionale specificamente dedicate al sisma del 26 dicembre 2018.

La mappa prodotta dalla Struttura Commissariale individua la posizione delle faglie che si sono attivate il 26 dicembre 2018 e circoscrive attorno ad esse sia la Zona di Suscettibilità (ZSFAC) che quella di Rispetto (ZRFAC), calcolate conformemente alle indicazioni contenute nelle Linee Guida sopra citate. L’individuazione di tali aree consente di procedere con l’opera di ricostruzione anche nelle zone più esposte al rischio sismico, modulando gli interventi in relazione al delicato contesto geologico-strutturale della zona.

La mappa si applica esclusivamente agli interventi di riparazione, ricostruzione e/o delocalizzazione di immobili per i quali si presenta istanza di contributo, che ricadono nelle Zone di Attenzione, Suscettibilità e Rispetto, previa approfondita analisi del contesto geo-strutturale di ogni singolo sito progettuale indagato attraverso specifiche indagini geologiche e geofisiche. Qualsiasi manufatto ricadente al di fuori di tali zone e per il quale si presenta istanza di contributo, dovrà conformarsi alle prescrizioni previste dagli strumenti urbanistici esistenti. Qualsiasi ulteriore attività edilizia ricadente in qualsivoglia area e che non intenda usufruire del contributo del Commissario straordinario, dovrà attenersi alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti.

La mappa in scala 1:10.000 e la Relazione Generale che la accompagna sono disponibili in formato pdf, liberamente scaricabili attraverso il sito del Commissario straordinario. Inoltre, al fine di renderne agevole la consultazione secondo criteri di massima fruibilità, alcuni contenuti della mappa, utili alla presentazione delle istanze di contributo, sono stati digitalizzati, georiferiti ed infine rappresentati in modalità WebGIS. Per trovare un indirizzo sulla mappa WebGIS occorre ingrandire la mappa cliccando sul riquadro in alto a destra “visualizza mappa ingrandita”.

WebGIS

Questa nota esplicativa indica le modalità di utilizzo del servizio WebGIS che accompagna la pubblicazione della mappa “Area interessata da fagliazione superficiale cosismica in occasione del terremoto del 26 dicembre 2018 con individuazione preliminare delle Zone di Suscettibilità (ZSFAC) e di Rispetto (ZRFAC)” realizzata per l’ufficio del Commissario Straordinario alla ricostruzione dell’Area Etnea da Marco Neri (Struttura Commissariale-INGV, coordinatore dello studio), Maria Letizia Carbone (Struttura Commissariale-Invitalia), Fernando Chiavetta, Giuseppe Filetti e Claudio Marino (Genio Civile di Catania). Questo servizio sintetizza e semplifica i contenuti della mappa, con l’obiettivo di offrire un servizio di consultazione e condivisione delle conoscenze sul territorio, garantendo il fondamentale diritto del cittadino di conoscere l’attività della Pubblica Amministrazione.

La mappa, redatta in scala 1:10.000 e scaricabile in formato PDF dal sito del Commissario Straordinario unitamente alla Relazione Generale che la accompagna, individua la posizione delle faglie che si sono attivate il 26 dicembre 2018 e circoscrive attorno ad esse sia la Zona di  Suscettibilità (ZSFAC) sia quella di Rispetto (ZRFAC), elaborate secondo le indicazioni delle Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da Faglie Attive e Capaci (FAC), versione 1.0 – Commissione tecnica per la microzonazione sismica – Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Dipartimento della Protezione Civile, Roma, 2015.

Il WebGIS permette di “navigare” il territorio di interesse attraverso una serie di livelli informativi (layer) sovrapposti ad una mappa di base (a scelta fra il formato Google Map, oppure ortofoto digitale). I livelli informativi disponibili sono i seguenti, dall’alto verso il basso, secondo il criterio di visualizzazione scelto:

  • Zona di Suscettibilità ZSFAC : area ampia almeno 160 m nella quale sono localizzate la traccia del piano di rottura principale della faglia che si è attivata in occasione del sisma del 26 dicembre 2018 e altre possibili strutture tettoniche secondarie associate al piano di rottura principale, nonchè le zone di trasferimento tra segmenti distinti di faglia;
  • Zona di Rispetto ZRFAC : area individuata intorno alla traccia del piano di rottura principale della faglia che si è attivata in occasione del sisma del 26 dicembre 2018, ampia 30 metri e mappata in modo asimmetrico ove necessario in funzione della cinematica dei segmenti distinti di faglia;
  • Fagliazione superficiale: riporta la traccia delle strutture tettoniche che si sono attivate in occasione del sisma del 26 dicembre 2018 e la loro tipologia (ad es. faglia normale, faglia presunta, etc.) evidenziata da un diverso colore e spessore del tratto. Le informazioni di dettaglio sulla cinematica delle strutture tettoniche sono contenute nella mappa in formato PDF e nella Relazione Generale che la accompagna.
  • Zona suscettibile di instabilità di versante: area nella quale si trova la corona di distacco di una zona interessata da incipiente instabilità di versante sismoindotta, formatasi in occasione del sisma del 26 dicembre 2018, con perimetrazione dell’area potenzialmente coinvolta dal franamento del pendio sotteso;
  • Corona di distacco zona instabile: lineamento associato alla zona suscettibile di instabilità di versante di cui al punto precedente;
  • Confini dei Comuni terremotati;
  • Zona di Attenzione ZAFAC: zona interessata da fagliazione superficiale con deformazione permanente del suolo prodottasi nel corso del terremoto del 26 dicembre 2018, il cui limite è posto ad una distanza minima di 200 metri da ogni linea di frattura riconducibile all’attività di un piano di faglia. La  ZAFAC è stata pubblicata sul sito del Commissario (https://commissariosismaareaetnea.it/)  il 20 febbraio 2020; nel WebGIS la sua visualizzazione è disabilitata di default, e si deve considerare alternativa alla visualizzazione congiunta delle zone di suscettibilità (ZSFAC) e di rispetto (ZSFAC).

Nota sull’utilizzo del WebGIS

Questo WebGIS ha la finalità di diffondere e rendere più agevole la consultazione delle informazioni territoriali utili alla presentazione dell’istanza di contributo e non sostituisce in alcun modo la cartografia originale in formato PDF, scaricabile dal sito del Commissario Straordinario all’indirizzo https://commissariosismaareaetnea.it/ che rappresenta l’unica cartografia legalmente valida alla quale fare riferimento per le perimetrazioni di interesse. 

I dati rappresentati nella mappa e scaricabili sono correttamente utilizzabili alla scala metrica di riferimento (1:10.000), mentre ogni utilizzo e trasformazione a scala diversa può generare rappresentazioni non coerenti o distorte. 

Licenza

I contenuti di questo WebGIS sono rilasciati, conformemente a specifici limiti di utilizzo, sotto licenza “Creative Commons – Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale” (CC BY-NC-ND 4.0)pastedGraphic.png

Allegati